gere — FOG PRISON ft. MAXI B
Testo: Ide, Maxi B, Braka
Produzione: Pablo & Braka
IDE:
In piedi di prima mattina con un pensiero al tempo sereno
da settimo cielo il piacere ha colore pastello
la via di casa mia cammina cattura sorrisi e saluti a bruciapelo
trapelo a malapena come una catena lega la strada al mio corpo
è quel cordone ombelicale che mi dà supporto
lei senza dirlo insegna il miglior metodo per ridere
prendere vite libere e lasciarle unire
ma in troppe situazioni siamo soli e pazzi
pensiamo al culo nostro e agli altri immondizia e avanzi
quel poco di esperienza che ti salva
è quella belva di coscienza che conserva lacrime in riserva
quando passano le nuvole e si scontrano può piovere
e non sei tu che scegli come farle muovere
ricorda che puoi piangere dopo che ridi
e ricorda non rimpiangere quello che vivi
RIT.
Non ho la facoltà di ridere quando mi va
decidere se vivere in piena serenità
Braka lo sa Ide lo sa Maxi lo sa
è impossibile trascendere questa realtà
ma ho la necessità di piangere quando non va
lasciare scorrere le lacrime in intimità
a volte ridi a volte piangi
siamo tutti quanti ostaggi della nostra identità
MAXI B:
La verità non mente qui niente dura per sempre
se solo potesse anche il tempo si fermerebbe
già quello che c’hai tienilo stretto
e godi fino in fondo
che in un attimo l’hai perso e ti ritrovi a fondo
il mondo è questo e non aspetta
non è arrivare in vetta ma è restarci che è impresa maledetta
specie se ci sei arrivato in fretta senza gavetta
dal paradiso giù all’inferno basta una lametta
se non lo sai è perché sai chi ce l’ha fatta degli altri,
degli altri ti scordi pure le faccia
sono soldati senza più speranza e senza più corazza
vai adesso spiegagli che tutto passa
la vita è una e una sola
impara sta parola sconfitta
e se cadi ti rialzi ancora
dopo il ridere c’è il piangere ma anche il contrario
ti tocca vivere per scrivere un altro scenario
RIT.
BRAKA:
Eh già se potessi scegliere darei retta all’impulso
sincerità schietta diretta assetta l’insulso
mi aspetta un mondo convulso
tra le gioie e i dolori che ho espulso
ho fatto di tutto ma la realtà non ti lascia mai avulso
non c’è alcun dubbio se rido spesso sorrido
ed è il classico diversivo visivo perenne e persuasivo
certe emozioni io non le esprimo dammi del falso e ti stimo
sono autentico ed onesto solo quando scrivo
piango per sentirmi vivo dal primo momento
dal giorno in cui vidi la luce in un parto cruento
l’unico avvenimento che ci accomuna è l’avvento
di quell’iniziale esasperante irritante lamento
la lacrimazione è una reazione che parte da dentro
non è l’occhio bensì il cuore il punto preciso dell’epicentro
l’abbattimento poi la serenità e il divertimento
e poi di nuovo sconforto violento
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